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Stasera tra Sadam Alì e Jaime Munguia un mondiale…esame
Sadam Alì fino a poco tempo fa era una sorta di “carneade”, poi ha avuto la “cattiva idea”, logicamente si scherza, di battere in maniera netta Miguel Cotto e di colpo la sua fama è salita alle stelle, il mondiale WBO dei superwelter ha trovato in lui un inaspettato padrone. Sono passati 6 mesi e Sadam deve salire sul ring del Turning Stone Resort&Casino a Verona, New York, per affrontare Jaime Munguia (+ 28, 24 per ko), un giovane messicano che non conosce sconfitte e per di più “strapazza” gli avversari con la sua carica agonistica. Sadam Alì non è più sconosciuto, c’è anche da dire che conosce le astuzie e le difficoltà del ring come pochi, visto che ha iniziato la boxe a 8 anni. Battere un campione del calibro di Cotto lo ha posto in cima alla considerazione, soprattutto perchè lo ha fatto in maniera chiara. Il portoricano, che tra l’altro aveva già deciso di abbandonare il ring e di mettersi in “pensione”, aveva perso anche perchè dalla VII ripresa si era infortunato al braccio, ma fino a quel momento Alì aveva ben impressionato comunque. Il neo campione pur avendo sconfitto un “mito” sa di essere ancora sotto esame. Adesso dovrà vedersela con Jaime Munguia che ha sostituito all’ultimo momento il vero sfidante, parliamo dell’inglese Liam Smith infortunatosi. La cosa curiosa è che questo Munguia era qualche tempo fa in predicato per affrontare Golovkin, ma poi la decisione cadde su Martirosyan. Sono le vie qualche volta tortuose della boxe, dove sembrano non esistere autostrade. Il record di Munguia fa impressione, ma guardando i nomi dei suoi avversari è difficile trovare una base per giudicare e fare dei raffronti. Per ora su di lui si fa fede sui 21 anni e su una percentuale di vittorie prima del limite dell’ 86%.
(alb)